Avvento, “adveniat”: è il tempo dell’attesa di un evento che avverrà, anche in questo anno come nei precedenti oltre duemila anni, il giorno che celebrerà la nascita di Gesù. Prima che dal calendario liturgico, ce ne accorgiamo dal rutilante trionfo di addobbi e regali e merci esposte nelle cattedrali del consumo, nei centri commerciali dove si celebra la liturgia delle compere frenetiche, in cui le attese nascono e muoiono nel momento dell’acquisto.
Cominciamo a essere già un filo frastornati. Questo modo di fare annulla del tutto il senso dell’attesa, uccide il desiderio, riduce la persona a un passivo consumatore seriale.
Piano piano ci rendiamo conto che è beato l’uomo che sa ancora aspettare, perché sa assaporare il desiderio, ma ancor più sa riprendersi il tempo e il suo valore, senza svenderlo alle televisioni, ai centri commerciali. Il senso dell’attesa è importante, perché rappresenta per l’uomo una tensione verso un obbiettivo, una progettualità, una speranza (per esempio di un lavoro dignitoso, di una casa, di un futuro per i figli, di un benessere o di una vecchiaia serena ).
Ecco, chi sa aspettare e desiderare si “riveste di Avvento”, vive il tempo. Sa quale è il punto di arrivo, anche se ignora ciò che ogni giorno accade.
Questa attesa incarna il senso della speranza. Un po’ come i calendari d’avvento che nella tradizione nordica portano i bimbi ad aprire una finestrella al giorno fino all’ultima grande finestrella del 25 Dicembre: essi immaginano cosa è raffigurato in questa, ma ignorano cosa è raffigurato nelle altre precedenti finestrelle. Giorno dopo giorno l’attesa si accorcia, il grande giorno si avvicina. San Paolo nella lettera ai Romani (Rm 13,11-14) invita i credenti a vivere questa attesa coltivando la speranza: “la notte è avanzata, il giorno si avvicina”. Per quanto buie possano apparire le notti della vita quotidiana, sullo sfondo già compare l’albeggiare di una Presenza, di un Dio che viene e prende dimora presso di noi. Questo lo sapeva benissimo Maria, giovane donna di Nazareth che di questa attesa nell’umiltà e nel silenzio ha fatto la ragione della sua vita, sin da quel giorno in cui le venne annunciata la venuta del Salvatore. ”Angelus Domini nuntiavit Mariae”: è da questo annuncio che comincia la salvezza dell’uomo per opera di Gesù.
Ecco il senso dell’Avvento: beato chi sa attendere e sperare, e sa desiderare non subito, ma quando il cuore è pronto e il tempo è compiuto.
Per vivere questo tempo d’Avvento numerose sono le proposte della nostra Comunità Parrocchiale. Di seguito alcune:
1 - RISTRUTTURAZIONE DELLA CAPPELLA DI SAN FRANCESCO A BWABUZIKI/YOLE’ (Repubblica Centroafricana).
Nonostante le tante difficoltà economiche della Parrocchia, la nostra - insieme a quelle dei Santi Siro e Materno e di San Giorgio Martire – intende non smettere di guardare oltre a chi è in condizioni peggiori delle nostre, e supportare un progetto dell’Associazione TALITA’ KUM, che da anni opera in Africa, anche con il contribuito prezioso di due nostre parrocchiane (Stefania Figini e mamma Ardelia), che tutti conosciamo: quando ci sono vengono a Messa alla Domenica mattina, altrimenti come ora sono in Africa, nella diocesi di Bouar. L’opera di ristrutturazione della cappella contempla un impegno di spesa di 15.000 Euro, per due terzi già coperto, per un terzo da raccogliere. Ogni nostro contributo anche minimo darà ai cristiani di quel lontano villaggio la possibilità di un luogo dove celebrare con gioia quella stessa fede in Cristo che ci rende fratelli.
In ogni Parrocchia ci sarà un raccoglitore per le offerte dedicate al progetto
AVVENTO DI CARITA’ 2021 = Ristrutturazione cappella San Francesco di Bwabuziki/Yolè.
Per chi vuole saperne di più: www.talitakumdesio.it
2 - BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE.
Riprendendo una antica tradizione della Chiesa Ambrosiana, anche quest’anno la nostra Parrocchia provvederà a effettuare la “benedizione delle famiglie” nel periodo natalizio (nel rito romano viene effettuata nel periodo pasquale). È questo un momento di “servizio alla Parola, di dialogo personale, di annuncio” (cost.46 Sin. 47° - 1995).
Per effetto della pandemia Covid e delle misure relative di attenzione e prevenzione, la benedizione delle famiglie ha subito notevoli restrizioni e rigidi protocolli. In accordo anche con quando deciso dalla nostra Comunità Pastorale cittadina, si visitano quest’anno solamente le famiglie dei ragazzi di 2° elementare, cioè le famiglie di quanti iniziano il loro percorso di iniziazione cristiana, e quindi le famiglie di quanti ne fanno richiesta (privilegiando le famiglie dei nostri anziani malati).
Il ministro (sacerdote o diacono) si ferma sulla soglia di casa, si intrattiene al massimo 10 minuti, rispetta il distanziamento e usa una mascherina FFP2 o FFP3 (i famigliari presenti possono usare anche una normale mascherina chirurgica). Si eviteranno le visite alle famiglie in presenza di soggetti positivi o con sintomi.
Il modulo di richiesta allegato va compilato – se si è interessati a ricevere la visita – e consegnato in Parrocchia entro la fine del mese di Novembre.
Al di là di questa modalità diretta, ciascuna parrocchia organizza momenti di preghiera e benedizione natalizia, con consegna della luce, aperta a chiunque voglia esserci. Per la nostra Parrocchia di San Giovanni Battista questi momenti saranno: MERCOLEDI’ 17 NOVEMBRE ALLE ORE 21.00 E MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE SEMPRE ALLE ORE 21.00
Ci si rende conto di una modalità forse un poco restrittiva, ma nella attuale situazione sanitaria è quanto si può fare, cercando al contempo di tutelare la salute di tutti.
3 - SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE
L’avvento è anche una formidabile occasione di “conversione” e riconciliazione. Significa fermarci un attimo nella nostra continua e frenetica “corsa quotidiana” e imparare a “guardarci dentro” per riscoprire il nostro rapporto con la fede. Conversione intesa come “convergere” il nostro cammino su un obbiettivo, che è la venuta del Signore nella nostra vita quotidiana. Un passo importante per questa ri-conversione è il saper riconoscere le nostre difficoltà e fragilità e limiti, con la determinazione ad andare avanti nella vita, sapendoci accolti dalla misericordia di Dio.
Per questo esiste il Sacramento della riconciliazione, in genere presso la nostra Parrocchia ogni sabato pomeriggio dalle 16.30 alle 17.30 .
In via eccezionale per tutta la città di Desio nelle 5 parrocchie nei giorni:
lunedì 20 Dicembre ore 21 = presso le parrocchie dei SS Siro e Materno e di San Giorgio
martedì 21 Dicembre ore 21 = presso la Parrocchia di San Giovanni Battista e in San Pio X
mercoledì 22 Dicembre ore 21 = presso le Parrocchie dei SS Pietro e Paolo
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